Pelle secca: Cause, Rimedi e Caratteristiche

Nei precedenti articoli avevamo illustrato ogni tipologia di pelle, cercando di dare un’introduzione a ognuna di esse. Come promesso, quest’oggi e nei giorni a venire analizzeremo in dettaglio cause, rimedi e caratteristiche di ogni tipologia di pelle, prendendoci tutto il tempo per approfondire meglio questi topic. In particolare oggi affronteremo la pelle secca e tutto ciò che ne consegue. Iniziamo dalle cause.

Le Cause della pelle secca

La pelle produce naturalmente un olio chiamato sebo e quando quest’ultimo è in eccesso può portare ai brufoli. Tuttavia, avere del sebo sulla pelle è importante per mantenerla idratata e proteggere le cellule dalle infezioni. Difatti la pelle che non crea o reintegra abbastanza sebo, può diventare secca. Questa tipologia di pelle può essere pruriginosa, e può apparire desquamata e irregolare o avere macchie rosse. La pelle disidratata infatti, manca di acqua e appare opaca o ruvida. Le cause possono essere:

freddo

aria secca

esposizione a prodotti chimici aggressivi come saponi o altri prodotti

lavaggio eccessivo della pelle

pH della pelle sbilanciato

condizioni della pelle, come la dermatite atopica, la dermatite seborroica e la psoriasi

diabete

ipotiroidismo

fumare

passare troppo tempo alla luce diretta del sole

Queste sono le cause più comuni della pelle secca che si manifestano, come abbiamo visto, attraverso molte dinamiche. Per alcune la decisione si muove in direzione opposta all’azione, perciò se fumare crea anche questo effetto, il consiglio migliore è smettere di fumare. Per altre cause vedremo nelle prossime righe come ovviare queste difficoltà.

I rimedi per la pelle secca

Prima di iniziare a cambiare i tuoi prodotti, ci sono diverse cose che puoi provare per alleviare la secchezza. La maggior parte di questi rimedi sono semplici da attuare e possono essere utilizzati insieme per alleviare i sintomi.

Attenzione a come usufruisci della doccia

Se puoi, sostituisci le docce calde a favore di quelle tiepide. L’acqua calda può seccare la pelle rimuovendo gli oli naturali.

Potresti anche trovare utile ridurre il tempo sotto la doccia fino a starci solo 5-10 minuti. Questo evita un’inutile esposizione all’acqua, che può lasciare la pelle più secca di quanto non fosse prima di entrare nella doccia.

Evita di fare la doccia o il bagno più di una volta al giorno, perché questo può peggiorare la pelle secca.

Lava il tuo viso delicatamente

Quando scegli un detergente per il viso, dovresti evitare saponi e detergenti che contengono ingredienti aggressivi come alcol, retinoidi o alfa idrossiacidi. Questi ingredienti inutili possono seccare la tua pelle e causare irritazioni o infiammazioni.

Sii delicata quando applichi saponi o detergenti sul tuo viso. Usa solo la punta delle dita e strofina delicatamente il viso invece di usare una spugna o un panno più abrasivo. Non strofinare la pelle del viso, perché questo può causare irritazioni.

Applicare la crema idratante

Trova una crema idratante che funzioni per la tua pelle e usala regolarmente, specialmente dopo la doccia. Applicarla in quel momento può aiutare la tua pelle a trattenere l’umidità.

Per essere sicuri di usare creme o altri tipi di prodotti che non vadano a compromettere la nostra pelle, dobbiamo assicurarci che non ci siano ingredienti quali Alcol, retinoidi, alfaidrossiacidi, fragranze. Tutto ciò perchè questi ultimi possono rendere la pelle ancora più secca di come già è.

Per ripristinare l’idratazione, scegli una crema idratante o un unguento, a base di olio di jojoba, glicerina,acido ialuronico,lanolina, vasilina o il burro di karitè. I prodotti a base di petrolato sono anche loro utili per la pelle secca o screpolata, grazie alla capacità di trattenere l’acqua. Questi sono alcuni rimedi che è importante tenere in considerazione, tuttavia se tutti questi tentativi dovessero essere inutili è fondamentale rivolgersi sempre al medico.

Per conoscere tutti i segreti dei vari stadi di pelle restate aggiornati perché, come promesso, v’informeremo su tutto ciò che è importante sapere riguardo questi argomenti. Nello specifico, nel prossimo articolo andremo a trattare la barriera cutanea, da cosa è composta e come conservarla nel migliore dei modi. Grazie per la lettura.

I segreti Per evitare la Pelle secca e Disidratata

Come riconoscere il proprio tipo di pelle? Scopriamolo insieme

Salve, in questo articolo vi svelerò tutti i segreti sul come riconoscere il vostro tipo di pelle. Buona lettura.

Prima di affrontare nel dettaglio questo argomento, sappiamo che ancor prima di tanti fattori estetici che adorniamo, come i capelli, la tipologia della nostra pelle ha una percezione notevole. Quest’oggi vedremo quali sono le informazioni più importanti per comprendere questo argomento. Sia chiaro, è solo una veloce infarinatura, perciò vi consigliamo di restare aggiornati per i prossimi articoli che tratteranno ancor meglio questo topic.

I capelli, il naso o le orecchie donano sicuramente un certo tipo di armonia e sono molti osservati, ma in risalto immediatamente è comunque il nostro corpo e perciò la nostra pelle. Inoltre tutto questo si ripercuote su quali tipi di prodotti usare per il proprio viso, perciò è importante acquisire alcune informazioni per essere sempre al top. Io vi consiglio di compiere dei check up a ogni cambio di stagione poiché ogni periodo, specialmente a seconda della temperatura, vuole il suo trattamento.

Come Riconoscere il proprio tipo di pelle?

Ci sono vari metodi e molti di essi sono casalinghi, semplici e veloci. Certamente è possibile affidarsi a mani esperte ma non è necessario.

Se volete farlo in casa potete usare un metodo molto semplice, quello della prova della velina.

 In primis è fondamentale che il viso sia deterso e quindi non compromesso da creme o altri prodotti. È consigliabile non applicare nessun cosmetico per il viso o aspettare almeno quattro, cinque ore se si è utilizzato. Dopodiché andiamo a mettere sul viso una velina per qualche secondo e osserviamo subito dopo il risultato. In seguito ad averla tolta, noterete delle parti più unte. Un altro esempio molto facile ed immediato è quello della plica, ossia prendere e tirare per qualche secondo un lembo di pelle al centro della fronte e lasciare che si distenda la “ruga” che si forma. Più quest’ultima ci metterà del tempo per distendersi, più la pelle risulterà secca.

Se questi metodi vi lasciano un po’ insicure, non abbiate paura, poiché ogni tipo di pelle si trascina dietro delle caratteristiche molto evidenti. Andiamo a scoprire come riconoscere il proprio tipo di pelle.

Le varie tipologie di pelle

 1 – Pelle secca: ruvida e di colorito spento, arrossata, sottile e manifestante delle linee d’espressione in modo molto visibile. È un tipo di pelle che infatti invecchia rapidamente.

Le cause di una pelle secca sono molteplici: dai cambiamenti ormonali ai cosmetici sbagliati. Andando nello specifico la pelle secca può essere carente di acqua o semplicemente di grasso.

2 -Pelle Grassa o acneica: essa appare lucida, oleosa e con cicatrici di acne. Entriamo nello specifico. La pelle grassa infatti ha un tipo di consistenza liquida a causa di pori molto dilatati, mentre la pelle asfittica ha un grasso molto denso ed è causa di punti neri, principi di acne ed è infatti definita acneica. Per curare quest’ultima condizione è consigliabile ogni 28 giorni circa, fare una pulizia del viso non troppo aggressiva. Certamente nel momento in cui l’acne ha uno stadio diffuso e notevole, è importante farsi consigliare dal medico poiché quella è una patologia.

3 -Pelle mista: come suggerisce il termine stesso è un compromesso tra quelle che abbiamo spiegato nelle righe precedenti. È caratterizzata dalla zona T in cui fronte, naso e mento appaiono più oleose, mentre solitamente le guance hanno una pelle più secca. Per chi ha questo tratto caratteristico è consigliabile non assumere sostanze piccanti come teina, caffeina ecc. Per trattare questo tipo di pelle è importante variare molto rispetto al periodo, io ad esempio alterno prodotti per pelli sensibili sulle guance mentre sulla zona T usufruisco di maschere all’argilla verde.

4 – Pelle sensibile: è molto condizionata dagli agenti atmosferici che possono rovinarla o anche da prodotti alimentari. Una crema che consiglio caldamente è quella a base di prebiotici, la quale aiuta a difendersi da tutti gli agenti esterni.

5 – Pelle con cuperose: essa non è altro che un peggioramento della pelle sensibile e si manifesta soprattutto su guance e mento, dove è possibile notare dei capillari rotti.

La nostra introduzione sui tipi più diffusi di pelle finisce qui. Questa era appunto un’infarinatura sul come riconoscere il proprio tipo di pelle. Nei prossimi articoli andremo ad approfondire ogni tipologia e tutto ciò che ne consegue.

Grazie per la lettura e al prossimo articolo.

Che tipo di pelle hai? scopriamolo insieme!

Microbiota della pelle: scopriamo insieme la nuova routine di bellezza

Bentornate sul mio blog, oggi voglio introdurre un argomento completamente nuovo ma che può davvero rivoluzionare l’idea che avete di intendere la pelle! Vi parlerò di microbiota e microbioma della pelle e di quanto sia importante per una routine di skin care che sia davvero efficace sul lungo periodo.

Come estetista specializzata in trattamenti viso e in riflessologia facciale il mio scopo è prendermi cura a 360° della routine quotidiana di bellezza ed è per questo che sia su YouTube che su Instagram ho dei canali che ti consiglio di seguire per rimanere sempre aggiornata sulle nuove uscite e sui trend del momento in fatto di cura della pelle.

Cosa è il microbiota?

Questa è una domanda davvero interessante! Se ti dicessi che puoi prenderti cura della tua pelle partendo da molto più lontano che con le semplici creme? È completamente vero e se vorrai continuare a leggermi ti spiegherò il perché di questa mia affermazione.

Il microbiota è la popolazione di microrganismi che colonizza e vive in un determinato luogo, in questo caso la pelle del tuo viso. Il tuo compito in una routine di skin care efficace non è attaccare in maniera aggressiva e indiscriminata il microbiota ma far sì che i microrganismi giusti, ovvero quelli collegati alla bellezza della pelle siano forti e possano svolgere il loro lavoro elasticizzante e di naturale bellezza in maniera efficace.

La pelle del viso e il suo microbiota

Adesso che ti ho detto come prenderti cura della tua pelle in maniera organica e definitiva migliorando il tuo microbioma. Questo perché la pelle è un vero e proprio organo, uno di cui dobbiamo prenderci cura in maniera specifica se vogliamo risultati a lungo termine.

La pelle è la parte più visibile del nostro corpo, l’organo più esposto alle intemperie, ai cambiamenti climatici e che ci protegge da tutti i fattori esterni come i batteri. Prendersene cura oltre che migliorare la bellezza farà si di migliorare anche il benessere fisico.

Ti sei mai chiesta cosa succede al tuo microbioma quando compi delle azioni di beauty routine? Dovresti farlo perché a volte quando pensi di star coccolando la pelle del tuo viso con un trattamento esclusivo potresti star mettendo a repentaglio il tuo microbioma e così la stessa bellezza e funzionalità della pelle del tuo viso. H2

Prebiotici e postbiotici: le armi segrete del successo

Come è possibile risolvere quindi la questione? Come prendersi cura della propria pelle e nello stesso tempo curare il suo microbiota?

Il metodo è molto più semplice di quello che puoi pensare, in modo semplice e intuitivo, senza aumentare la spesa del tuo budget per la skin care: scegli creme che siano dermo compatibili!

Esistono creme e prodotti per la cura della pelle che contengono sostanze nutritive che aiutano a migliorare i batteri che vivono sul viso e che contribuiscono a:

  • Rendere sana, forte e giovane la pelle.
  • Proteggere dalle dermatiti e dalle psoriasi.
  • Eliminare l’acne rosacea.

Sceglierle vuol dire fornire un vero e proprio surplus ai trattamenti di bellezza facciale messi in campo ogni giorno! Nello stesso tempo esistono creme con postbiotici, un sistema ancora più avanzato di protezione e trattamento!

I postbiotici si vengono a creare dagli scarti alimentari del microbioma e sono davvero importanti per quanto riguarda la bellezza della pelle del viso.

Perché utilizzare creme, sieri e trattamenti con prebiotici e postbiotici?

Perché permettono di riequilibrare il film lipidico, di proteggere la pelle e di mettere insieme un vero e proprio attacco a tutto ciò che può portare a una condizione della pelle sfavorevole. Riequilibrare il ph della pelle vuol dire eliminare infiammazioni e possibili cause di irritazioni e dermatiti.

Prendersi cura della pelle del viso è una routine quotidiana che tutte dovremmo avere per mantenere un aspetto non solo giovanile ma anche sano e rilassato. Per iniziare Fonte di Giovinezza prebiotici serum è un siero di ottima qualità della Insium che consiglio sempre a chi mi chiede come prendersi cura della pelle del viso con i prebiotici

Adesso che è giunta l’ora di salutarci ti invito a seguirmi sui miei canali social e qui sul blog per continuare insieme questo viaggio alla scoperta dei segreti per una skin care perfetta.

La verità sugli Acidi nella cosmetica

In questo articolo vi svelerò tutta la verità sugli acidi nella cosmetica.

Gli acidi della frutta in cosmetica

Nel momento in cui sentiamo parlare di acidi solitamente quest’argomento suscita in noi un po’ di spavento.
Ciò accade poiché il termine ci porta alla mente un qualcosa che provoca un senso di bruciore, tipo il limone.
È fondamentale precisare che, invece, in questo caso specifico non è affatto così.
Difatti qui parliamo di quegli acidi che dispongono di una formulazione molecolare costituita da un acido. Questo non significa però che vada automaticamente a bruciare l’epidermide.


Successivamente vi illustrerò le loro peculiarità e, in particolar modo, quelle attinenti gli acidi della frutta.
Così potrete ottenere un quadro completo e soddisfacente di tale argomentazione.

La verità degli acidi in cosmetica della frutta e le loro proprietà

È un genere di acido che si distingue in vari tipi, ognuno idoneo per una precisa tipologia di cute.
Gli acidi della frutta si dividono in

Alfa idrossiacidi

  1. tartarico
  2. mandelico
  3. lattico
  4. glicolico
  5. Beta idrossiacidi
  6. il più noto è il salicilico

A questo punto ci si accorge già della diversità con l’acido ialuronico, in quanto quest’ultimo è un potente idratante riempitivo. Quindi è totalmente differente dagli acidi della frutta. Ciò è indubbiamente uno dei principi basilari da tenere bene a mente.

Una delle funzioni principali degli acidi derivanti dalla frutta è l’esfoliazione che non necessita del massaggio e che scioglie la cheratina. Quando si applicano, se inizialmente e per qualche minuto si sente un leggero pizzicore non bisogna assolutamente allarmarsi, perché significa che sta iniziando il loro effetto.

Inoltre questi acidi consentono di ottenere una pelle gradevolmente luminosa, liscia, elastica e aumentano la produzione di collagene e di elastina. Una delle proprietà principali è quella concernente la funzione anti-aging, efficace sia sulle rughe più accentuate che su quelle maggiormente sottili. Questo è possibile proprio perché, come è stato sottolineato poc’anzi, vanno a risvegliare la produzione di elastina e di collagene. Scopriamo la verità degli acidi in cosmetica e il loro uso.

Acido citrico

Deriva comunemente dagli agrumi e, generalmente, viene adoperato nella cosmetica ed esattamente

nelle creme e nei sieri per regolare il PH.

Acido tartarico

Un acido derivante dall’uva ed è ottimo per contrastare le microcisti che, spesso, si presentano sul viso. In più ha proprietà schiarenti nonché esfolianti.

Acido glicolico

 
Deriva dalla canna da zucchero. Per via delle sue piccolo molecole che riescono a penetrare in profondità, è impiegato molto nell’estetica e nella chirurgia estetica. È considerevolmente funzionale sulle rughe profonde, sulle cicatrici da acne e rinnova l’epidermide. Bisogna mostrare attenzione al dosaggio perché è fotosensibilizzante.

Acido mandelico

Derivante dalla mandorla ed è caratterizzato da una lieve profumazione appunto di mandorla.
Oltre ciò non è fotosensibilizzante (evitando così di far apparire delle macchie scure sulla cute) ed è un fantastico ingrediente da utilizzare nel periodo estivo. Inoltre va a lenire e riempire le rughe superficiali, è idratante e leggermente esfoliante. Si può trovare nel tonico, nel siero e nella crema.

Acido lattico

Solitamente si suppone che non sia un derivato vegetale bensì del latte. In realtà deriva dalla fermentazione (associata a un batterio di lattobacilli) della barbabietola, della canna da zucchero e della melassa. È l’ideale per illuminare, per schiarire, idratare, regola il PH e si usa per fare la maschera. Infatti esistono in commercio delle maschere in versione peeling con all’interno l’acido lattico, utile per esfoliare. Infine è fotosensibilizzante.

Acido salicilico

È molto noto e apprezzato nel settore cosmetico, in quanto si può adoperare contro l’acne, la rosacea, la psoriasi, le macchie e le cicatrici acneiche. È un acido fotosensibilizzante e deriva dal salice bianco. Se siete intolleranti all’aspirina, evitate di usarlo perché contiene la componente della salicina che è la stessa presente all’interno di questo farmaco. È incluso prettamente nei tonici e nei sieri ed è utilissimo per chiudere i pori, eliminando i fastidiosi e antiestetici punti neri.

Acido malico

Derivante dalla mela ed è molto idratante. Questo acido non è fotosensibilizzante, pertanto si può usare in estate ma associato a una protezione solare.
È fortemente illuminante e si adopera pure per il cuoio capelluto, in quanto aiuta a pulirlo efficientemente dalla forfora grassa e secca.

Considerazioni finali


È importante sapere che cosa andiamo ad applicare, visto che così facciamo una scelta consapevole di ciò che utilizziamo sul nostro viso e sul corpo.

Come struccare gli occhi in tre Step

Sembra una cosa banale, ma non lo è. Struccare gli occhi è un’ abitudine non di poco conto.

Gli occhi sono la parte più sensibile e delicati del nostro viso, perciò bisogna prestare molta attenzione sia hai prodotti che usiamo per non causare irritazioni, sia hai movimenti che facciamo.

Le 5 cose da evitare per la salute degli occhi.

  • Compiere sfregamenti a destra e sinistra, che non fanno altro che irritare l’occhio e la zona perioculare
  • L’utilizzo della stessa salvietta struccante per bocca, viso e occhi.
  • Acquistare un prodotto qualunque per struccare gli occhi.
  • Avere uno struccante occhi e uno per il viso, il mio consiglio è per gli occhi usare un olio naturale come l’olio di cocco
  • Struccarsi con le lenti e andare a letto senza toglierle. Anche le lenti, infatti, proprio come le ciglia, accumulano una grande quantità di impurità, che non solo si depositano su di esse, ma rimangono anche incastrate tra la lente e la cornea. L’ideale è proprio toglierle e poi procedere ad una completa ed accurata igiene oculare.
  • Non struccarsi per pigrizia e dimenticare di pulire periodicamente pennelli ed applicatori. Struccare gli occhi e il viso la sera, deve essere un’abitudine costante. Durante il giorno il viso le ciglia accumulano smog sporcizia, che devono necessariamente essere rimossi altrimenti possono causare anche infezioni come: orzaiolo, un’infiammazione delle ghiandole sebacee situate alla base delle ciglia. Congiuntivite con arrossamento e secrezione. Secchezza oculare con sensazione di corpo estraneo nell’occhio.

Occhi puliti in tre Step

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Per struccare correttamente gli occhi basta davvero poco. Vi insegnerò una tecnica che ho imparato con gli anni nelle varie formazione per i trattamenti viso che ho svolto.

Struccare un occhio molto truccato, velocemente e perfettamente senza arrecare fastidio alla cliente non è semplice, perciò questo metodo è favoloso perché con pochi gesti si ottiene un ottimo risultato.

Step 1

Prendere due dischetti struccanti, inumidirli, dividerli in due veli, strizzarli, e tenerli da parte.

Step 2

Preparare l’occhio usando un olio vegetale, il mio prodotto preferito in assoluto dopo averne provati moltissimi è L’olio di Cocco, rimuove il trucco degli occhi anche quello più resistente velocemente, non irrita, non brucia, lascia il contorno occhi luminosi e idratato. Versare sulle dita un pochino di olio di cocco, posizionare le dita sul primo occhio ed effettuare dei movimenti circolari delicati andando a massaggiare tutta la zona perioculare.

Step 3

Formare una mezzaluna con entrambi i dischetti e posizionarli, uno sotto l’occhio sfiorando la rima cigliare inferiore, e con l’altra mezza luna iniziare a massaggiare le ciglia dall’alto verso il basso, portando il make up e lo sporco sul dischetto posizionato in basso. Se abbiamo tanto make up vi consiglio di lasciare il dischetto appoggiato sopra per qualche secondo magari con una leggera pressione. Dopo di ché si portano entrambi i dischetti verso l’esterno. In questo rimuoveremo sporco e make up facilmente senza aggredire l’occhio. Potete vedere l’intero metodo nel tutorial che vi ho lasciato nel post.

Metodo quarantena: come uscirne più belle e sane

Il metodo Quarantena nasce per l’esattezza dalla mia quarantena… e dalla voglia di utilizzare al meglio il tempo che dobbiamo forzatamente trascorrere in casa, per risultare alla fine, più belle e splendenti di prima.

Il metodo Quarantena consiste nel darci degli step intermedi con degli obiettivi semplici ma efficaci da raggiungere in 14 giorni.

E’ tutto assolutamente facile e lo puoi applicare alla tua quotidianità: appuntati l’obiettivo che vuoi raggiungere, per farlo ti bastano anche solo 5 minuti al giorno, ma devono essere 5 minuti di impegno sacro.

In questo post vi mostrerò come utilizzare il metodo Quarantena per ottenere dei grandi risultati nel campo della Bellezza, il settore che tanto adoro.

I 9 punti del mio Metodo Quarantena.

PANCIA PIÙ SGONFIA

Vorresti uscire dalla quarantena con la pancia più sgonfia?

Lo puoi fare utilizzando i giusti prodotti come ad esempio questo: il D-Drink.

Il D-Drink è una soluzione a 360° per favorire il buon funzionamento del fegato e del metabolismo.

E’ un programma di 2 settimane con una sola dose al giorno, per detossinare profondamente l’organismo e risvegliarlo, spazza via le tossine degli agenti inquinanti, chimici, fumo di sigaretta, e pulisce in profondità il fegato.

Il tempo da dedicare ogni giorno sarà di 2 minuti: il tempo di aprire la bustina e di versare il contenuto in un bel bicchiere, aggiungere l’acqua mescolare e sorseggiare a prima mattina a stomaco vuoto.

VISO PIÙ DISTESO, NUTRITO E LUMINOSO

Vuoi avere il viso più Disteso Nutrito in profondità e Luminoso?

Aggiungi allo step precedente, anche questi altri semplici accorgimenti.

Giorno 1: Pulisci in profondità la pelle

Prepara una pentola con acqua e bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale di limone, se non avete l’olio essenziale va bene anche il limone naturale.

Nel frattempo massaggiare sul viso lo Skin Polish Questa è una maschera dall’azione esfoliante offre la freschezza del limone ed è ricca di nutrienti. Idrata in profondità ristabilisce il naturale equilibrio della pelle e ne riduce eventuali infiammazioni.

I granuli di jojoba naturali eliminano le impurità e le cellule morte e disidratate per permettere agli oli di oliva, limone e cipresso di rinnovare e proteggere la pelle. Avvicinare il viso al vapore con la maschera esfoliante sul viso e rimanere in posa per 5 minuti.

Al termine massaggiare ancora il viso con l’esfoliante rimasto e passare poi al risciacquo del viso con acqua fredda, per richiudere i pori una volta puliti. A questo punto applicare il meraviglioso siero New Date un inebriate miscela di oli essenziali terapeutici che riducono le infiammazioni, favorisce la rigenerazione delle cellule e protegge la pelle.

Totale del tempo impiegato 15 minuti.

Giorno 2: Tanta Idratazione

Avendo pulito in profondità il viso il giorno 1, il secondo giorno passeremo ad un impacco idratante e rinfrescante: schiacciate un pomodoro rosso e ben sodo fatelo cuocere lentamente senza aggiunta di acqua e fatelo raffreddare, aggiungete al composto lo yogurt al naturale, mescolare applicare sul viso per 30 minuti, sciacquare alla fine con acqua tiepida. Dopo aver rimosso la maschera applicare il New Date insieme allo Skin Therapy e massaggiare con la tecnica dei pugni che vi mostrerò nel Mio Metodo Quarantena.

Totale tempo impiegato 30 minuti

Giorno 3: Sguardo Luminoso

Oggi nel mio metodo Quarantena ci dedicheremo agli occhi.

Seguite il mio semplice video con un utilissimo massaggio per avere uno sguardo più luminoso e profondo.

Vi svelo anche un piccolo trucchetto per sgonfiare le borse sotto gli occhi. Congelare nei cubetti di ghiaccio il latte di avena, passarli sul viso a prima mattina e soprattutto nella zona orbicolare. Dopo aver passato i cubetti di latte di avena accendete il mio tutorial e seguite il giorno 3 Massaggio per avere lo sguardo più disteso e luminoso e profondo...un anticipazione vi servirà un cucchiaino da Tè.

Da eseguire 5 minuti per occhio.

Giorno 4: Giornata Zen

Pe il 4° giorno il mio metodo quarantena prevede una piccola coccola al corpo senza tralasciare mai il viso, Trasformiamo la nostra doccia in un momento Zen con gli straordinari Farm to Tub, che sono una miscela di olio di cocco, palma sostenibile e oli essenziali, i saponi vegani per il corpo lasceranno la tua pelle pulita, idratata e delicatamente profumata.

Dopo questa inebriate Doccia zen applicare Dew Date sul viso ricco di antiossidanti ed emollienti usato la notte serve ad ottenere una pelle radiosa e giovane, su questo meraviglioso siero far seguire il mio massaggio Night Beauty.

Totale 15 minuti.

Giorno 5: Giornata Labbra più voluminose

Oggi il metodo Quarantena prevede un focus alle nostre labbra messe a dura prova dall’uso della mascherina che aumenta la secchezza, perciò applichiamo il Perfect balm contiene olio di Semi di Girasole, cera d’api sintetica, Burro di Karité e Vitamina E, lasciare tipo impacco sulle labbra e nel frattempo eseguire il massaggio che trovate sempre nel video tutorial del mio metodo Quarantena vi aiuterà a ridurre il fastidioso codice a barre, ad avere labbra più voluminose e il contorno più disteso.

Totale 10 minuti

Giorno 6: La giornata dedicata al collo

Non dimentichiamoci dell’importanza del collo, l’età delle volte può essere tradita proprio dal collo. In casa sicuramente avrete del miele, e della panna da cucina mescolare fino a creare un composto omogeneo applicare sul collo e decolté lasciare agire 10 minuti. Dopo aver rimosso la maschera, applicate lo Skin Therapy e Dew Date mescolati insieme e procedete con le manovre per un collo più giovane e tonico, le trovate all’interno del video nel mio Metodo Quarantena.

Totale tempo 20 minuti

Giorno 7: Giornata per un bel sorriso

Guardiamoci allo specchio e facciamo un bel sorriso, si perché è passata così la prima settimana, sono sicura che potrai notare già le differenze sulla pelle di tuto il viso, e manca solo una settimana e sarai libera. Nel caso non sarà così il metodo Quarantena non ti abbandonerà mai, perché più lo esegui più la tua pelle e il tuo umore ringrazieranno.

Per i 7 giorni successivi rifai l’intero procedimento appena visto dal giorno 1 al giorno 7 per arrivare direttamente al 14° giorno.

A questo punto la pelle del vostro viso vi farà un bell’inchino per ringraziarvi :-)!

Sarete splendide e se la vostra quarantena dovesse continuare non esitare a continuare a seguire i miei post e tutorial perché ogni settimana vi aspetterà una entusiasmante novità!

I cosmetici giusti per trattare la pelle Mista

Quante volte durante la giornata guardandoci allo specchio notiamo una patina oleosa e unta sul nostro viso? Se la risposta sarà spesso, ci troviamo di fronte ad una pelle tendenzialmente oleosa, ma può essere alternata a zone secche tipiche di guance, contorno occhi, labbra e collo, la cosiddetta pelle Mista. È un disturbo estetico molto diffuso che spesso viene confuso e soprattutto trattato come pelle grassa usando così dei cosmetici sbagliati che provocano l’effetto contrario, aggravando ancora di più la situazione.

Cosa caratterizza una pelle mista

Una pelle mista per definizione è una pelle disomogenea, in cui ci sono delle zone del viso grasse dove i pori sono più dilatati, causando più di frequente punti neri e brufoli, poiché la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee è più abbondante. Alternate a parti del viso secche come il contorno occhi il contorno labbra le guance e il collo. Per questa disomogeneità la pelle mista ha bisogno di una Beauty Routine con degli accorgimenti particolari, nonché l’ uso di prodotti specifici.

Consigli per migliorare la pelle mista :

  • Evitare lavaggi troppo frequenti, l’acqua tende a disidratare la pelle, andando ad aggravare ancora di più le zone già secche.

  • Evitare detergenti troppo aggressivi come ad esempio i detergenti schiumogeni. Quest’ultimi in realtà eliminano del tutto il sebo alterando il film idrolipidico, cioè la pellicola sottile composta da grasso e da acqua che protegge la pelle dagli agenti patogeni. Eliminando il film idrolipidico la pelle come risposta di protezione tenderà a produrre ancora più sebo scatenando l’effetto contrario.

  • Correggere la propria alimentazione, limitare zuccheri e grassi, preferendo frutta e verdura.

  • Limitare l’esposizione diretta hai raggi solari. L’esposizione al sole per molte ore peggiora la situazione della pelle mista, in quanto il sole tende a seccare troppo la pelle che come risposta produrrà la famosa patina oleosa. In estate infatti possono sorgere più di frequente piccoli brufoletti .

  • Apportare sempre la giusta idratazione, la mancanza di idratazione aggrava le problematiche della pelle mista.

  • Non usare creme troppo grasse e corpose.

  • Dosare la quantità di crema in base alla zona del viso da trattare.

  • Evitare ambienti troppo riscaldati, peggiora la pelle nelle zone grasse.

  • Usare un Fondotinta che non occluda i pori dilatati e non applicare la cipria sulle zone della pelle secca, andrebbe ad evidenziare di più le linee d’espressione.

La Beauty Routine per la Pelle mista

Andiamo a conoscere nello specifico i prodotti da usare per una Beauty Routine pelle mista con i prodotti di Lime Life.

Mattina : Detersione con Quech Cleanse a base di Aloe e Girasole un detergente a crema che rimuove delicatamente le impurità mentre idrata e lenisce la pelle. Ha una formula leggera non comedogena, non occlude i puri , ricca di nutrienti pensata per mantenere l’idratazione nel tempo e proteggere il viso dagli agenti inquinanti.

Detergente delicato equilibrante

Idrata: con Skin Therapy a base di melograno e Avena, questo idratante ricco e cremoso nutre la pelle secca e spenta e ristabilisce il giusto equilibrio nelle zone con pelle grassa. Ricco di Steroli di Melograno e proteine dell’avena, ammorbidisce la pelle equilibra e leviga.

Crema viso idratante e levigante

Protezione con Perfect sunscreen è un prodotto 3 in 1 , idratante, primer e SPF, è una difesa quotidiana contro gli agenti inquinanti e tutti gli elementi dannosi. La radice di Cicoria replica naturalmente gli effetti benefici del retinolo per rassodare immediatamente la pelle mentre la Vitamina B3 riduce le macchie e le rughe se usata regolarmente.

Protezione solare idratante e anti-aging

Per la sera effettuiamo sempre la Detersione, L’idratazione e in più aggiungiamo One Drop Wonder olio universale di Pomifera, è un olio Vegano leggero ricavato dalla spremitura a freddo dei semi del frutto Maclura Pomifera. Un frutto che ricorda l’arancio si trova nel sud Africa. Quest’olio prezioso è Spremuto a mano e può essere utilizzato insieme a qualsiasi altro prodotto grazie alla sua azione booster che ha il potere di aumentare l’efficacia dei principi attivi di ogni prodotto a cui viene miscelato.

Per concludere la mia Beauty routine by Lime life, raccomando l’uso 1 o 2 volte a settimana dello Skin Polish a base di limone e jojoba. E’ una fresca maschera agrumata con Limone, olio d’oliva, e di cipresso per riempire la pelle con l’idratazione e per donare una luminosità naturale. Questa maschera ha una doppia azione perché grazie alla presenza delle perline naturali di jojoba rimuove la pelle secca e le impurità rendendo il viso fresco , morbido e levigato.

Far seguire allo Skin Polish una volta a settimana la Mascque of zen con Argilla e Tea tree, questa maschera all’argilla disinfetta e bilancia la pelle tendente all’acne. Formulata con Argilla del montana per ridurre il grasso in eccesso e con il Tea tree Oil potente antibatterico naturale aiuta a lenire la pelle, elimina gli sfoghi acneici e i brufoli e migliora la luminosità e la carnagione del viso. Per una azione ancora più mirata raccomando di applicare lo skin Polish sulle zone del viso più secche e la Masque of Zen sulle zone del viso Grasse, ottenendo così un risultato perfetto per la pelle mista.

Trovate i prodotti per la vostra beuty routine nel mio store, registratevi gratuitamente vi metterò io stessa i prodotti giusti per voi nel vostro carrello. Nel caso di dubbi sono disponibile a effettuare delle consulenze gratuite e personalizzate in video chat per analizzare da vicino la pelle del vostro viso…cosa aspettate registratevi e lasciatemi un commento 😊

I 10 dubbi più frequenti sull’allattamento al seno e le risposte dell’esperta

Qui di seguito troverete 10 dubbi sull’allattamento al seno con relative risposte da parte dell’ostetrica Stefania Lauro.

  1. Avrò abbastanza latte? E’ una domanda che noi tutte ci poniamo, quasi come se avere latte sia una questione di fortuna. L’ostetrica Stefania Lauro spiega che nella stragrande maggioranza dei casi le mamme che non allattano sono semplicemente vittime di scarsa informazione o di condizionamenti sociali negativi. Questo lo dimostra anche il fatto che dopo i tre mesi i bambini allattati al seno cala notevolmente e il latte scompare misteriosamente. Oltre alle giuste informazioni l’allattamento ha bisogno di sostegno e le donne vanno informate già a partire dalla gravidanza per costruire un buon avvio dell’allattamento.
  2. Mia madre non ha allattato non ce l’ha farò neanche io? Spesso le mamme e le nonne riportano la loro esperienza influendo e condizionando l’allattamento. L’esperienza di ogni donna e ogni coppia mamma/bambino è a se, del tutto personale, assolutamente non esiste fattore e ricettario da questo punto di vista . Spesso però capita che le donne ascoltando questi racconti partano già demotivate o comunque preoccupate di una non riuscita, per questo come detto in precedenza ricevere le giuste informazioni già in gravidanza ha un valore fondamentale, anche e soprattutto per sfatare i falsi miti.
  3. Ho il seno Piccolo avrò abbastanza latte? La quantità di latte non è condizionata dalle dimensioni del seno. Ciò che condiziona la produzione di latte è esclusivamente la suzione del neonato. La ghiandola mammaria non varia in base alle dimensioni del seno
  4. Devo allattare ad orari prestabiliti? No, L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia l’allattamento a richiesta, che consiste nell’attaccare il bambino al seno ogni qual volta lui ne dimostri la volontà, sarà il bambino stesso a regolarsi è così facendo il seno regolerà la sua produzione in base alla richiesta.
  5. Se vuole attaccarsi spesso significa che il mio latte non è sufficiente per lui? Assolutamente no, con l’allattamento a richiesta le mamme si mettono in ascolto e rispettano i ritmi e gli orari del neonato che sono del tutto variabili ed è normale che sia cosi. Sono tanti i motivi per cui un neonato richiede il seno, che possono essere dalla sete, alla fame, al bisogno di contatto. Non si può valutare quanto latte prenda ad ogni poppata e in più ricordiamoci che il latte materno è altamente digeribile, quindi facilmente un bambino richiederà spesso di attaccarsi. Rispettando i suoi tempi manterremo inalterato l’equilibrio richiesta/produzione
  6. Quanto deve durare una poppata minimo?Stesso discorso della frequenza delle poppate, è il bambino a regolarsi sulla quantità e la durata delle poppate. Gettiamo via orologi e sveglie.
  7. Se ho subito un cesareo non avrò abbastanza latte? La modalità di parto non influisce sulla riuscita dell’allattamento. Molto importante sono le prime ore dopo il parto, il contatto pelle a pelle fra mamma e bambino e l’attacco precoce nelle due ore post partum per una buona riuscita dell’avvio dell’allattamento.
  8. Tra un pasto e l’altro meglio dissetarlo con l’acqua? Il latte materno contiene tutto quello di cui ha bisogno un neonato . La sua composizione cambia durante la poppata stessa . Fino a 6 mesi di vita l’allattamento esclusivo al seno è la formula migliore per il neonato
  9. Devo evitare di mangiare alcuni alimenti? Secondo le linee guida, non esistono alimenti controindicati in allattamento. Una dieta bilanciata equilibrata e varia è sempre da suggerire ad una mamma che allatta
  10. Se la mamma deve tornare a lavorare è necessario che smetta di allattare? Una mamma che deve tornare a lavorare non dovrà smettere di allattare, lei e il suo bambino troveranno nuovi equilibri per proseguire l’allattamento e la produzione si regolarizzerà in base alla nuova richiesta.

Conclusioni

Ho voluto riportare qui 10 dubbi che ho sentito più di frequente domandare dalle mamme, c’è ne sarebbero molte altre, sul modo di attaccare il bambino, sulle ragadi al seno, sull’ingorgo mammario.

I dubbi sull’allattamento al seno che assalgono noi neo mamme sono moltissimi, accompagnati poi dai sensi di colpa, nel caso non si riuscisse. Il mio consiglio più grande è informazione, leggendo ricercando è affidandovi a persone esperte come le ostetriche che sono figure molto specializzate in questo campo. Le ostetriche sono figure competenti con le quali bisogna instaurare un rapporto di forte fiducia e stima, e vi accompagneranno in maniera del tutto naturale nel Pre e post gravidanza.

Ringrazio moltissimo per la disponibilità a rispondere a questi 10 dubbi sull’allattamento al seno L’ostetrica Stefania Lauro, una mamma prima di tutto, sempre pronta ad aiutare le altre mamme con la sua notevole esperienza, vi invito a visitare il loro sito www.alberobdellavita. in cui troverete numerose attività utili : yoga in gravidanza, lo yoga post parto, acquaticità in gravidanza, e nel post gravidanza con il bimbo, il Baby Massage, La Riflessologia Plantare in gravidanza e nel post gravidanza, e numerosa assistenza durante l’allattamento.

La riscoperta dell’allattamento al seno a chi rivolgersi

L’allattamento al seno rispecchia l’incoerenza della nostra società, sembra che allattare al seno sia una scoperta recente e improvvisa, invece è la cosa più naturale che ci sia e accomuna tutti i mammiferi della terra. Il latte materno viene definito Vivo perché cambia composizione durante la stessa poppata e anche tra una poppata e l’altra. Il latte artificiale o in formula, come dice la parole stessa non può mai essere uguale all’originale.

Non per questo ci sono mamme di serie B. Anzi penso che il latte artificiale sia un prodotto industriale molto importante in caso di concreta necessità, o di una scelta familiare consapevole e informata. Il mio desiderio da semplice neo-mamma è dare fiducia e consapevolezza che tutte noi mamme possiamo allattare, basta avere l’informazione e il supporto giusto.

La mia Esperienza

L’inizio di un amore infinito

Durante la gravidanza ero ignara come penso la maggior parte delle donne che diventeranno mamme per la rima volta, di quello che sarà dopo la nascita del piccolo e soprattutto dell’allattamento. Dopo svariate ricerche, mi sono imbattuta nel consultorio di zona, in cui ho conosciuto una donna fantastica a tratti dura, ma sempre pronta ad aiutare noi donne, a fornirci consigli, supporto e consulenza. Tutto ciò anche a distanza perché parliamo di un periodo storico unico il Lock down che abbiamo vissuto qualche mese fa, in cui molte donne come me, hanno dovuto affrontare il parto e il post parto isolate da tutto e da tutti.

Non ci ha abbondonate neanche per un attimo. Noi mamme abbiamo organizzato una chat, 22 per la precisione con i bimbi nati ad Aprile, tutte indirizzate all’allattamento al seno. Oggi mentre scrivo a distanza di quasi 6 mesi siamo tutte riuscite ad attaccarli e ha nutrirli dal seno, ci sono stati momenti di difficoltà perché vi assicuro non è una passeggiata. Allattare a richiesta, significa disponibilità della mamma 24 ore su 24. Non guardare l’orologio, significa non sapere quante poppate si fanno in una giornata. Allattare al seno a richiesta significa non dare un orario, se hanno sete o cercano affetto o hanno male al pancino o hanno fame, come ti sentiresti tu ad essere rimandato ad un orario stabilito?

Noi ci siamo aiutate, ci siamo fatte forza nei momenti di sconforto, ma al di sopra sempre con la presenza di questa fantastica donna un’ostetrica del consultorio di Via delle Resede Roma, che si prodiga per noi tutte mamme senza chiedere nulla in cambio.

Lungo il mio percorso mi sono accorta che molte mamme che interrompono l’allattamento al seno in genere non hanno ricevuto informazioni sufficienti, corrette e aggiornate in gravidanza, né sostegno adeguato dopo il parto, soprattutto da parte dei pediatri e dei familiari.

Vi illustrerò dei dati presi da una recente indagine condotta dall ‘ISPO (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) nel 2008 ha pubblicato i risultati dell’indagine “La cultura dell’allattamento al seno tra le mamme d’Italia” condotta a una società di pediatri su circa 3000 donne sulla loro esperienza di allattamento. Tratta dal libro “E se poi prende il vizio”.

I Dati sono sorprendenti, si è evidenziato come le mamme hanno bisogno del 61% del sostegno piscologico da parte del partner 46% da parte dei nonni e il 34% da parte dei pediatri.

Sembra chiaro da questa indagine come l’esperienza dell’allattamento coinvolga tutto il nucleo familiare , è quanto sia importante per noi mamme il sostegno soprattutto del partner. I papà fungono da protezione del nido familiare devono proteggere mamma e figlio da tutte le influenze esterne. Devono incoraggiare la propria compagna, e non sentirsi esclusi da questo legame, il padre è una figura fondamentale. Nel caso dell’allattamento al seno non deve essere visto come un solo atto di nutrimento, che può essere sostituito da chiuque, ma una continuazione del legame che si crea durante i 9 mesi di Gravidanza.

La società ci impone il consumismo alimentare, la separazione tra mamme e bambini il più presto possibile il bambino deve dormire da solo, deve mangiare da solo, ma perché tutta questa fretta? Ogni fase ha i suoi tempi e non li stabiliamo noi, ma semplicemente la natura. Il bambino in sé non ha la misura del tempo perciò segue il suo istinto quello che la natura gli ha donato, basta saperlo ascoltare e crescere con loro.

L’allattamento come afferma Gonzalez, non è uno sforzo e neanche un sacrificio che la donna fa per il bene del figlio, ma una parte della sua stessa vita. Un diritto che nessuno le può togliere. È un dono , sebbene sia difficile stabilire chi dà e chi riceve.

A chi rivolgersi per farsi aiutare durante l’allattamento

Quando siamo in ospedale facciamoci sentire, non abbiate paura di chiedere, ogni dubbio alle ostetriche finché non ci sentiamo sicure di aver attaccato in modo corretto il nostro bambino. Allattare al seno è un nostro diritto ricordalo sempre. Tutto parte proprio dai primi momenti, perciò mettiamo da parte la timidezza e buttiamoci.

Nel mio caso avendo subito un parto cesario, mi avevano preannunciato che sarebbe stato più difficile attaccare al seno il bimbo perché sarei stata limitata nei movimenti e ci sarebbe stata la possibilità di avere meno latte rispetto al parto naturale ( non ci ho mai creduto). Quando ho visto il mio bimbo non ho più ascoltato nessuno solo il mio istinto, ho voluto allattarlo da subito senza riposarmi neanche la prima notte. Per fortuna le ostetriche erano tutte super carine e disponibili, perciò quella notte chiamai l’ostetrica di turno credo almeno una decina di volte. Lei ogni volta era commossa nel vedere la mia caparbietà, nonostante non mi potessi muovere dal letto per i punti del taglio cesario, ero lì a insistere finché con mia grande gioia cominciò a uscire il colostro.

Rivolgiamoci perciò a persone competenti e non abbiate paura di chiedere aiuto, è normale non sapere come si attacca un bimbo al seno, purtroppo non lo insegnano nelle scuole perciò mamme non sentitevi in colpa, se avete dei dubbi o se avete bisogno di essere rassicurate o guidate.

A chi rivolgersi:

  • Ostetriche dell’ospedale in cui si sceglie di partorire, assicuratevi che sia un buon reparto.
  • La Leche League aiuta le mamme a recuperare la fiducia nell’istintiva capacità di nutrire e accudire i loro cuccioli. Milioni di famiglie ogni anno trovano nelle Consulenti de La Leche League informazioni, ascolto e aiuto.
  • L’IBCLC sostiene i bisogni e i desideri delle donne che allattano, le famiglie e la comunità verso gli obiettivi dell’allattamento al seno, come specialista nella gestione dell’allattamento e della lattazione.
  • MAMI movimento allattamento materno, il MAMI crea dei legami fra tutti i promotori dell’allattamento materno.
  • Consultori di zona, forme del tutto gratuite che aiutano le mamme nel pre e post gravidanza. Nel mio caso vi indico il Consultorio di Via delle resede 1 Roma, dove troverete la preparatissima ostetrica Silvana Brucchi, vi seguirà insieme ad altre figure specializzate nei corsi Pre-parto, e successivamente nell’allattamento e lo svezzamento.
  • L’ambulatorio ostetrico l’Albero della vita in via delle Rose 49E Roma. Dove troverai la dolce e bravissima ostetrica Stefania Lauro, con numerose attività coinvolgenti per la donna in dolce attesa e altrettante numerose attività per il post parto, come lo yoga post partum il baby massage, consulenza sull’allattamento, il portare in fascia, la riflessologia plantare in gravidanza.
  • L’ambulatorio ostetrico Parto da qui, della giovanissima e competente ostetrica Donatella Musarò. In via Stella d’Italia 14 Tricase. Una piccola cittadina in Puglia, (il mio paese d’origine). Donatella è una ragazza molto solare e preparata, segue le donne in gravidanza, con i corsi di accompagnamento alla nascita, Acquaticità in Gravidanza, travaglio a domicilio, parto in casa, sostegno all’allattamento.
  • Leggere libri interessanti come “E se poi prende il vizio? ” di Alessandra Bortolotti, da cui ho preso spunto per la stesura di questo articolo.

Gym-ball piccoli segreti per il benessere del bimbo e della mamma durante la gravidanza e il puerperio

La gym- Ball è semplicemente la palla da ginnastica, la conoscete? Bene vi svelerò come può aiutare durante la gravidanza ma soprattutto durante il puerperio, per unire il Benessere del bambino al Benessere della mamma.

Caratteristiche della Gym-Ball

La gym-ball, ha delle caratteristiche molto importanti che fanno in modo di poterla facilmente inserire nella quotidianità della gestante e della puerpera, vediamo quali sono:

  • la trasportabilità della palla,
  • il suo costo esiguo,
  • la versatilità con la quale può essere impiegata nell’ambiente domestico
  • la capacità di soddisfare le richieste ergonomiche della futura mamma.
  • il benessere Pisco-fisico

La gym- ball per la gestante

La mia Gym Ball durante la Gravidanza

Grazie alla frequentazione dei corsi preparto si inizia il percorso di formazione che consente alla gestante di acquisire le competenze per sfruttare in maniera creativa e globale il potenziale della gym-ball e trasferirla nel contesto domestico e nella routine quotidiana. Esiste una varietà di modi diversi di esercitarsi con la gym ball durante tutta la gravidanza.

  • Sedendosi sopra la gestante può compiere oscillazioni del bacino per scaricare le tensione della schiena, assumere un assetto più verticale del tronco
  • Esercitare la respirazione addominale dal momento che per effetto della discesa verso il basso del feto, il diaframma trova uno spazio maggiore per muoversi.
  • Esercitare i muscoli del perineo importantissimo durante la gravidanza perché sostiene il peso del feto, e durante l’espulsione.
  • La Gym-ball, costituisce uno stimolo di intraprendenza anche nelle donne con scarsa propensione all’attività fisica dal momento che la superficie liscia, morbida ed elastica, offre un senso di comfort e di rassicurazione che incoraggia l’interazione e offre un utile supporto su cui abbandonare tensioni e ansie.
  • Aiuta a scaricare i dolori lombo sacrali dovuti al peso della pancia.

La gym ball contro le colichette del bambino con esercizio fisico per la mamma.

Non conosco studi in merito a questo metodo, ma vi posso assicurare che funziona davvero, avendola sperimentata io stesso con il mio piccolo Lorenzo.

Sono una mamma alle prime armi come tante di voi che leggeranno questo post, e come tante di voi mi sono trovata in situazioni in cui il piccolo/a inizia a strillare in modo inconsolabile, e in quei momenti ti trovi a provare ogni tipo di posizione pur di riuscire a calmarlo. In una di queste situazioni in preda al panico provai a sedermi sulla magica GYM BALL e iniziai a saltellare, dopo pochi secondi Lorenzo smise di piangere, pensai fosse un caso. Da quel giorno non ho più lasciato la mia Gym Ball.

Il bambino con questo leggero saltello si sente cullato e invece di stare sempre in piedi e di camminare su e giù per casa, si può stare comodamente sedute sulla Gym Ball.

Sappiamo quanto durante il puerperio, sarà difficile rimanere per un lungo periodo in piedi o seduta, con il bimbo tra le braccia, e svolgere tutte quelle attività in cui si deve inclinare il busto in avanti, come, ad esempio, adagiare il neonato nella culla o nella carrozzina; sarà inoltre più impegnativo mantenere la verticalità della schiena poiché, per riposare i muscoli di sostegno e trovare sollievo, la neomamma è indotta a modificare continuamente la postura.

Ti siedi comodamente sulla BALL, gambe divaricate posiziona il bimbo/a sulla spalla e incominci a saltellare prima in modo più deciso per poi rallentare man mano.

La cosa Straordinaria è che starete cullando il vostro bimbo senza stancare la schiena, e soprattutto starete facendo esercizio fisico. Saltellando si coinvolgono numerosi muscoli soprattutto se mentalmente riusciamo a concentrarci sul muscolo coinvolto vi accorgerete che il muscolo lavorerà il doppio:

  • muscolo del gluteo
  • retto dell’addome
  • pavimento pelvico
  • flessori dell’anca

Questi gruppi muscolari saranno coinvolti semplicemente eseguendo dei saltelli contraendo il gluteo ogni volta che si salta, si può aumentare la difficoltà stando sulle mezze punte oppure alternando le due posizione sempre cullando sulla spalla il nostro piccolo/a, magari cantando una bella canzoncina a noi piace molto wisky e ragnetto.

La gym-Ball durante l’allattamento

Allo stesso modo vi racconterò la mia esperienza sull’ allattamento e la gym-ball. Inizialmente per allattare il mio piccolo usavo il cuscino allattamento vi consiglio assolutamente quello della Medela, molto comodo, ma dopo i primi due mesi mi è diventato complicato usarlo in ogni momento della giornata in cui si vuole attaccare Lorenzo, e in più ha iniziato a fare veramente caldo , e Lorenzo suda moltissimo durante le poppate.

Guardai la mia Gym Ball e pensai perché no? Mi ci sono seduta sopra con il mio piccolo attaccato al seno, ed ecco qui mentre muovevo il bacino destra e sinistra stavo lavorando con i miei addominali obliqui, alternando dei piccoli saltelli, Lorenzo allattava, e finita la poppata si addormentava beatamente.

Ho continuato ad allattarlo spesso in questo modo, vi posso assicurare che funziona e che il benessere che voi provate nel confort della postura viene trasmesso al piccolo. Quando vi alzate a riporlo nella sua culletta avrete lavorato con addominali e glutei per circa 20 minuti, quindi doppia soddisfazione bimbo felice e mamma che ritorna in forma.

Vi ho voluto condividere la mia esperienza dopo 5 mesi per essere sicura che funzionasse davvero, e nel mio caso posso dire di aver davvero avuto moltissimi benefici dalla Gym Ball.

La soddisfazione più grande è che la conoscevo solo per gli esercizi durante la gestazione, ma nessuno mi aveva mai illustrato la possibilità di poterla usare anche durante il post gravidanza. Perciò condividendo la mia esperienza spero di poter aiutare tante mammine ad essere più serene mentre cullano ed allattano il proprio piccolo. Alle volte basta usare un po’ di fantasia e lasciar lavorare l’istinto per ottenere delle ottime soluzioni.

Ho voluto unire un breve video dimostrativo, sono convinta che vi aiuterà a capire meglio quello di cui abbiamo parlato.