Walnut il fiore della Gravidanza

Walnut il “Noce in italiano” è un rimedio dei 38 fiori di Bach. Il Noce emana una fragranza particolare, questo odore si manifesta con la nascita di nuove foglie e in chiave simbolica la nascita si esprime come novità, nuovo inizio, CAMBIAMENTO.

Perché usare Walnut in Gravidanza?

WALNUT è il rimedio per le fasi importanti della vita che seppur transitorie portano ad un cambiamento radicale come La Gravidanza e la venuta al mondo del bimbo.
Le donne in Gravidanza attraversano un periodo in cui gli stati d’animo variano, ad esempio le paure possono essere molte:

  • Paura e incertezza nel futuro
  • Terrore del parto
  • Paura di non essere in grado di fare la mamma
  • Paura del cambiamento che subirà la coppia
  • Paura di non ritornare ad essere fisicamente come si era prima della gravidanza
  • Paura di non piacere più al proprio compagno.

È un percorso in cui le incertezze sono tante, e proprio in questi momenti in cui nascono forti emozioni, i rimedi possono essere di grande aiuto, riequilibrando lo stato d’animo prima che ingigantisca e rovini questo momento così prezioso.

I fiori di Bach sono degli alleati preziosi perché al contrario dei medicinali per cui ci vuole un ‘attenta sorveglianza medica, sono senza rischi, riequilibrano dolcemente le emozioni senza danni per la mamma e il bambino. Sono salutari e innocui, si possono assumere con altri medicinali se ce ne fosse bisogno , e non hanno alcun effetto collaterale.

Come Assumere Walnut in Gravidanza

Durante la gravidanza, proprio perché gli stati d’animo sono così mutevoli, spesso bastano due gocce del rimedio scelto in un bicchier d’acqua da sorseggiare durante la giornata per riequilibrarsi, a volte ci vuole qualche giorno ma comunque i cambiamenti avvengono velocemente. Walnut grazie al suo potere di aiutare nei cambiamenti aiuterà la mamma ad adattarsi con facilità alle nuove situazioni e inoltre proteggerà da influenze esterne la grande sensibilità e vulnerabilità.

La protezione che fornisce da influenze esterne è dovuto all’odore emanato dalla pianta durante la fioritura che in chiave simbolica si traduce nell’idea della protezione in quanto insetti e animali non riescono ad avvicinarsi alla pianta. Non dimentichiamo di far assumere il rimedio ai papà in quanto subiscono un grande cambiamento di vita anche loro.

Gli altri usi di Walnut:

  • Raffreddore con una accentuata secrezione nasale, si versono 4 gocce del rimedio in un bicchiere pieno d’acqua e si sorseggia la micela a intervalli di 5-10 minuti, terminato un bicchiere se ne può preparare un altro e un terzo, fino alla riduzione della secrezione nasale.
  • Allergia ai pollini che creano abbondanti secrezioni nasale
  • Cambiamenti improvvisi di clima, ad esempio durane un viaggio in un paese tropicale
  • Difficoltà ad addormentarsi nel caso in cui cambiamo letto
  • Come protezione da energie disarmoniche esterne si assume il rimedio con il bicchiere soprattutto per i terapeuti, dopo ogni pazienti possono usare questo rimedio.
  • Emostatico molto efficace, riduce l’emorragia dopo l’estrazione ad esempio di un dente o nelle emorragie nasali applicandolo su una garza nel naso oppure con il metodo del bicchiere.

Per sapere con quale fiore di Bach si possono eliminare le fastidiose nausee durante la gravidanza, lasciate un commento e la vostra email vi invierò la ricetta, e il modo di somministrazione.

Come imparare a riconoscere un buon INCI!

Inci naturale

Vi sarà già successo di acquistare shampoo, bagno doccia o crema viso e corpo senza avere la minima idea di come fossero composti e di quanto possano incidere sulla sicurezza per la tua pelle. Se la tua scelta si basa principalmente sull’estetica della confezione e la pubblicità che hai visto in tv, probabilmente stai acquistando prodotti commerciali che contengono parabeni e derivati del petrolio. Non sei la prima e di certo non sarai nemmeno l’ultima. In questo articolo impareremo a riconoscere un buon Inci per fare scelte consapevoli per la tua salute, del tuo bimbo e per quella del pianeta.

Uno dei principali strumenti per giudicare la bontà e la natura di un prodotto cosmetico è certamente l’INCI. Letteralmente “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients” (Nomenclatura internazionale per gli ingredienti cosmetici), l’INCI è un’indicazione obbligatoria per i produttori da inserire sull’etichetta dei prodotti. Così facendo il consumatore finale può fare la scelta migliore in base alle sue esigenze.

Cosa troviamo nell’INCI ?
  • Lingua e numerazioni degli ingredienti presenti in etichetta. Quando le sostanze sono scritte con il proprio nome latino significa che sono state inserite senza alcuna modificazione chimica. Diversamente, l’utilizzo della lingua inglese e i codici numerici identificano sostanze che sono frutto di sintesi chimica.
  • Si parte dall’ordine degli ingredienti, i quali sono elencati a seconda della quantità, in ordine decrescente come prevedono le norme europee. Spesso il primo ingrediente è l’acqua (water), in quanto molti prodotti sono a base acquosa. Viceversa, quelli a base oleosa partono dall’indicazione dell’olio principale (oil preceduto dal nome del tipo di olio), oppure dagli estratti vegetali (Leaf o Flower extrct) I componenti presenti in quantità minore dell’1% possono essere inseriti in ordine sparso.
  • Nomi in latino sono i nomi originali botanici, e indicano gli ingredienti di origine vegetale, inseriti tali e quali; mentre i nomi in inglese (la maggioranza) indicano le sostanze che hanno subito una trasformazione chimica in laboratorio, come ad esempio il processo di estrazione con cui si ricava la materia prima. Il che non vuol dire che sono chimici. Si intende semplicemente che quegli stessi ingredienti sono stati lavorati per essere più efficaci.

Tuttavia, un prodotto cosmetico non è composto solo da materie prime per così dire “isolate”, ma per essere finito deve essere “addizionato” da additivi, che leghino insieme i vari ingredienti di una ricetta. Troveremo anche i tensioattivi in senso generico: sono sostanze che rendono più gradevole una crema, cioè più scorrevole sulla pelle e facilmente assorbibile. Ricorda: non tutti questi additivi sono chimici, esistono infatti anche quelli di derivazione vegetale.

Come riconoscere un buon INCI
  • Lo si riconosce dal fatto che gli ingredienti reclamizzati sulla confezione come principali (esempio una crema all’aloe) appaiono davvero per primi nel famoso elenco sul retro dell’etichetta.
  • La presenza di molti nomi in latino o in inglese riferiti ad ingredienti del mondo vegetale. L’assenza (o la poca presenza) di termini che terminino con suffissi –one e –xane, indicanti i siliconi; oppure in –ben e –bene, indicanti i parabeni.
  • la lunghezza dell’Inci, gli ingredienti devono essere pochi, questo è un segno di naturalezza del prodotto.
  • Prestiamo attenzione alla presenza di allergeni che sono le sostanze aromatiche( geraniol, linalool, Coumarin)
  • Assenza di ingredienti derivati dal petrolio come Paraffinum Liquidum, PEG e PPG, Mineral Oil, Petrolatum Sigle come EDTA, MEA, TEA, MIPA.
  • Ingredienti altamente allergizzanti, come: Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti
  • Siliconi come Poliquaternium-80, Dimethicone e Amodimethicone, inquinanti e capaci di creare una pellicola.
  • Per qualsiasi chiarimento su i nomi di alcuni ingredienti potete usarehttps://www.biodizionario.it/

Dopo questo breve ma spero chiaro elenco di ingredienti da evitare, e quelli invece essenziali per acquistare una buona crema. Cerchiamo di fare una scelta più naturale e consapevole possibile. Vi lascio il Link i Cosmetici giusti per l’infanzia. Un INCI buono (ingredienti naturali) è fondamentale per la scelta dei cosmetici che usiamo sulla pelle dei nostri bambini, quindi Buona lettura a tutte 🙂

Lasciate un commento con i nomi dei vostri prodotti preferiti della vostra Beauty routine, analizzeremo insieme l’Inci dei vostri prodotti.😊