La verità sugli Acidi nella cosmetica

In questo articolo vi svelerò tutta la verità sugli acidi nella cosmetica.

Gli acidi della frutta in cosmetica

Nel momento in cui sentiamo parlare di acidi solitamente quest’argomento suscita in noi un po’ di spavento.
Ciò accade poiché il termine ci porta alla mente un qualcosa che provoca un senso di bruciore, tipo il limone.
È fondamentale precisare che, invece, in questo caso specifico non è affatto così.
Difatti qui parliamo di quegli acidi che dispongono di una formulazione molecolare costituita da un acido. Questo non significa però che vada automaticamente a bruciare l’epidermide.


Successivamente vi illustrerò le loro peculiarità e, in particolar modo, quelle attinenti gli acidi della frutta.
Così potrete ottenere un quadro completo e soddisfacente di tale argomentazione.

La verità degli acidi in cosmetica della frutta e le loro proprietà

È un genere di acido che si distingue in vari tipi, ognuno idoneo per una precisa tipologia di cute.
Gli acidi della frutta si dividono in

Alfa idrossiacidi

  1. tartarico
  2. mandelico
  3. lattico
  4. glicolico
  5. Beta idrossiacidi
  6. il più noto è il salicilico

A questo punto ci si accorge già della diversità con l’acido ialuronico, in quanto quest’ultimo è un potente idratante riempitivo. Quindi è totalmente differente dagli acidi della frutta. Ciò è indubbiamente uno dei principi basilari da tenere bene a mente.

Una delle funzioni principali degli acidi derivanti dalla frutta è l’esfoliazione che non necessita del massaggio e che scioglie la cheratina. Quando si applicano, se inizialmente e per qualche minuto si sente un leggero pizzicore non bisogna assolutamente allarmarsi, perché significa che sta iniziando il loro effetto.

Inoltre questi acidi consentono di ottenere una pelle gradevolmente luminosa, liscia, elastica e aumentano la produzione di collagene e di elastina. Una delle proprietà principali è quella concernente la funzione anti-aging, efficace sia sulle rughe più accentuate che su quelle maggiormente sottili. Questo è possibile proprio perché, come è stato sottolineato poc’anzi, vanno a risvegliare la produzione di elastina e di collagene. Scopriamo la verità degli acidi in cosmetica e il loro uso.

Acido citrico

Deriva comunemente dagli agrumi e, generalmente, viene adoperato nella cosmetica ed esattamente

nelle creme e nei sieri per regolare il PH.

Acido tartarico

Un acido derivante dall’uva ed è ottimo per contrastare le microcisti che, spesso, si presentano sul viso. In più ha proprietà schiarenti nonché esfolianti.

Acido glicolico

 
Deriva dalla canna da zucchero. Per via delle sue piccolo molecole che riescono a penetrare in profondità, è impiegato molto nell’estetica e nella chirurgia estetica. È considerevolmente funzionale sulle rughe profonde, sulle cicatrici da acne e rinnova l’epidermide. Bisogna mostrare attenzione al dosaggio perché è fotosensibilizzante.

Acido mandelico

Derivante dalla mandorla ed è caratterizzato da una lieve profumazione appunto di mandorla.
Oltre ciò non è fotosensibilizzante (evitando così di far apparire delle macchie scure sulla cute) ed è un fantastico ingrediente da utilizzare nel periodo estivo. Inoltre va a lenire e riempire le rughe superficiali, è idratante e leggermente esfoliante. Si può trovare nel tonico, nel siero e nella crema.

Acido lattico

Solitamente si suppone che non sia un derivato vegetale bensì del latte. In realtà deriva dalla fermentazione (associata a un batterio di lattobacilli) della barbabietola, della canna da zucchero e della melassa. È l’ideale per illuminare, per schiarire, idratare, regola il PH e si usa per fare la maschera. Infatti esistono in commercio delle maschere in versione peeling con all’interno l’acido lattico, utile per esfoliare. Infine è fotosensibilizzante.

Acido salicilico

È molto noto e apprezzato nel settore cosmetico, in quanto si può adoperare contro l’acne, la rosacea, la psoriasi, le macchie e le cicatrici acneiche. È un acido fotosensibilizzante e deriva dal salice bianco. Se siete intolleranti all’aspirina, evitate di usarlo perché contiene la componente della salicina che è la stessa presente all’interno di questo farmaco. È incluso prettamente nei tonici e nei sieri ed è utilissimo per chiudere i pori, eliminando i fastidiosi e antiestetici punti neri.

Acido malico

Derivante dalla mela ed è molto idratante. Questo acido non è fotosensibilizzante, pertanto si può usare in estate ma associato a una protezione solare.
È fortemente illuminante e si adopera pure per il cuoio capelluto, in quanto aiuta a pulirlo efficientemente dalla forfora grassa e secca.

Considerazioni finali


È importante sapere che cosa andiamo ad applicare, visto che così facciamo una scelta consapevole di ciò che utilizziamo sul nostro viso e sul corpo.